Avete capito come scegliere un ristorante per cene aziendali magari in un luogo indimenticabile fuori dalla città? Non è detto che un incontro di lavoro debba necessariamente essere organizzato in una asettica sala riunione: perché infatti non stupire colleghi e datori di lavoro scegliendo un ristorante per cene aziendali davvero unico?Sempre più spesso, l’idea di massimizzare i contenuti di un incontro ampliando i risultati in termini di produttività e idee, converge a tavola seguendo regole del tutto diverse dal passato.
Vediamo come è cambiato il mondo delle cene di lavoro.
Una frase che, storicamente, è attribuita ad una civiltà indubbiamente evoluta sotto l’aspetto delle strategie: il popolo romano. I romani hanno saputo mettere sulla tavola da pranzo tanti contenuti importanti, di scambio e di reciproca crescita. Era notorio che, prima di una battaglia, i generali fossero accomunati dal buon cibo (e dal buon vino) per considerare al meglio tutti gli aspetti di una riunione al vertice . In un certo senso, loro stessi, sono stati i primi a porre la cena aziendale come un importante collante per favorire la buona trasmissione dei concetti di una strategia.
Altro modo per dire che il gusto va oltre il tempo. Mangiare bene non è un dettaglio e abbinare il buon cibo alle buone idee ci rende vincenti e giovani, attuali e illuminati. Pensiamo ai cavalieri della Tavola Rotonda oppure, ai giorni nostri, a certi incontri al vertice di grandi gruppi industriali dove, la rotondità della tavola (imbandita), era la sublimazione di una voce comune e non l’azione di un singolo. Segni che la buona tavola crea l’atmosfera per elaborare e condividere idee.
Cordialità oppure operatività. Questi sono i due aspetti che portano a condividere una cena. Una cena di lavoro si organizza per:
Premio oppure occasione di incontro. In entrambi i casi una cena di lavoro può dare grandi possibilità, sia sul piano psicologico, sia sul piano dell’aiuto emozionale. Mangiare insieme agli altri è ciò che ci separa radicalmente dal mondo animale che, notoriamente, si alimenta e non si ciba. Noi esseri umani riponiamo nella cucina un elemento distintivo di scelta, di unione, di gusto, di creatività. Mangiare (e bere) è dunque positivo. È un modo per condividere uno spazio e un sapore. Ha un forte senso simbolico di scambio quindi. Questo facilita quindi la gratificazione di un momento, ovvero quando una cena diventa il premio per un successo conseguito, oppure è un modo per poter abbinare delle idee in totale rilassamento.
Anni fa, avendo molti contatti tra gli addetti ai lavori, Tommaso Guicciardini, Patron del Ristorante Re Sugo, conobbe molto bene il titolare di un Ristorante di Imola: il San Domenico. In un periodo dove la buona cucina non era dettata da format televisivi, si sceglievano i ristoranti per il loro buon nome, legato soprattutto a delle vere leggende. La Fiat, per esempio, quando doveva discutere determinati questioni amava mettersi a tavola al San Domenico e, a fine cena, stappare magari un buon Cognac che proveniva dalle cantine di Napoleone III. Altri tempi, altra cucina, altri modi di lavorare e mettersi a tavola.
In ogni caso l’ideale è disporre di un locale riservato, con molto spazio esterno, dedicato all’incontro di lavoro senza essere disturbati da musica oppure famiglie numerose. Serve quindi un ambiente “tranquillo” e non condiviso da altri se è necessario lavorare. Per un conviviale meglio a cena, per una riunione meglio a pranzo.
Re Sugo è il ristorante per cene aziendali dal carattere unico, che ha tutte le caratteristiche per essere un luogo ideale anche per queste occasioni. Noi di Re Sugo, infatti, abbiamo organizzato molti incontri di lavoro, anche con molti posti a tavola e anche all’ora di pranzo, dove il cibo era solo una parte integrante della discussione.
Ore 19:00: l’incontro all’esterno
Inizialmente serve incontrarsi, stemperare l’atmosfera con un aperitivo leggero e poche cose da mangiare. L’incontro può avvenire alle 19:00, magari usufruendo di tavoli esterni dover iniziare a parlare di un determinato progetto. Stare in un ambiente bello e naturale aiuterà a chiarire le idee.
Ore 20:00: inizia la cena
Alle 20:00 i lavori procedono a tavola e il tipo di servizio è sempre al piatto. Non si deve essere distolti nel servirsi ma è importante condividere quei sapori. Stare bene a tavola facilita l’espressione delle proprie idee e genera uno spirito di squadra.
– Pietanze tiepide e leggere per gli antipasti,
– primi piatti di pasta fatta in casa con verdure,
– secondi di carni bianche abbinate a insalate fresche.
Piatti leggeri, privi di grassi ma decisi nei sapori. L’idea di non utilizzare il coltello è pratica se, alcuni commensali, nella cena aziendale, vogliono appartarsi in gruppi separati, continuare a mangiare ma senza problemi di forma.
Evitare zuccheri o eccessivo apporto alcolico.
Un vino rosato di gradazione bassa, può essere un buon abbinamento per dei piatti delicati e leggeri. Frutta e caffè sono una scelta obbligata.
O ancora, il menù può essere una degustazione da tre, quattro o cinque portate. Non dobbiamo lavorare con la testa, ma creare le condizioni per stare bene insieme e festeggiare il team, l’azienda, i risultati ottenuti. Il servizio al vassoio velocizza la cena, permette tempi migliori. Antipasti di salumi e formaggi con sapori decisi, primi piatti speziati ed intensi, secondi di carne con contorni di legumi oppure di verdure stufate. Il dolce ci deve essere sempre, magari abbinato ad un buon amaro oppure ad un distillato di razza.
Un incontro di lavoro deve prevedere l’uso del ristorante per molte ore, ragione questa che privilegia il pranzo e il periodo pomeridiano.
Vivere il lavoro senza uno spirito di squadra è qualcosa che non si addice più alle regole di un mondo molto competitivo. Fermarsi e mangiare insieme è un team building molto interessante sotto il profilo creativo. Qualcosa che Re Sugo e la vicina Residenza Le Versegge sono in grado di organizzare ai massimi livelli.
Sapremo cucinare molto bene le vostre… idee!
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